Canto di Natale
Canto di Natale
Manca poco al Natale ma il Signor Scrooge non ne vuole sentir parlare, il suo cuore nel corso del tempo si è impietrito, gli eventi e la vita lo hanno portato ad "odiare" il Natale e per questo gli faranno visita tra fantasmi: quello del Natale passato, quello del Natale presente e quello del Natale futuro. Riuscirà il Signor Scroobe a cambiare idea? Ritroverà il Natale chiuso dentro di sé?
La Rizzoli ci ripropone questo classico di Natale in una chiave nuova e rivisitata. Una copertina elegante e delicata, dai colori che richiamano quelli del Natale. La versione è illustrata, con bellissimi disegni che rendono ancor più bella la lettura.
Un classico senza tempo, attuale come tanti altri libri scritti in passato. Un classico da leggere a Natale e non solo.
Le tematiche affrontate sono tante e diverse. Per me è difficile parlare del Natale al contrario della maggior parte delle persone perché mi rende molto malinconica, mi fa riflettere su molti aspetti della vita un po' come fanno i fantasmi con il Signor. Scroobe. La sua avversione verso il Natale non è infondata, leggendo il libro si comprende bene quello che ha vissuto ma soprattutto come il denaro lo abbia cambiato rendendolo una persona fredda. Il tre fantasmi gli faranno comprendere i veri valori della vita o meglio glieli faranno riscoprire di nuovo, valori che lui conosce ma che ha perso.
Mi ha colpito la famiglia che nonostante le difficoltà economiche e i problemi fisici di uno dei suoi figli cerca la felicità nelle piccole cose. Non basta il denaro. Non sempre i soldi rendono felici. Il giorno di Natale riuscirà a regalare a loro un po' di felicità e per un po' non penseranno a i problemi della vita e alle vari difficoltà economiche.
Altro aspetto importante con il quale si confronterà il nostro protagonista è la solitudine. Natale è fatto di calore e di abbracci, è un momento da condividere tutti insieme eppure in molti conoscono la solitudine: dall'anziano che vive da solo, al senzatetto, ad un figlio lontano. Sono molte le situazioni di solitudine che si interfacciano in questo giorno e che sono marcate di più rispetto ad altri giorni dell'anno. Scrooge non è solo ma sceglie di esserlo, eppure si renderà conto che il calore di una famiglia è migliore della solitudine.
Leggendo il libro si ritorna alle origini del Natale quello fatto di emozioni, di piccole cose. Un camino accesso, una cena, l'albero di Natale e la famiglia. Oggi il Natale è diventata una festa commerciale, il caos in cui viviamo, le apparenze hanno intaccato anche ciò che di bello aveva il Natale e molti hanno chiuso il cuore di fronte a chi invece non può permettersi neanche un pasto caldo.
La pandemia che stiamo vivendo è un po' come i tre fantasmi del libro e chissà se riuscirà a farci aprire gli occhi e a riscoprire la vera essenza del Natale.
Ringrazio la Rizzoli per la copia cartacea e il blog Attimidiprosablog per il sostegno e per avermi coinvolta.
Sono d'accordo con te quando affermi che questo libro ci riporta alle origini del Natale e sì, alcune volte è davvero difficile accantonare preoccupazioni, solitudine e dolore. Ho trovato la tua recensione davvero toccante, complimenti :)
RispondiEliminaPurtroppo a volte i momenti brutti prevalgono e non ci permettono di godere del Natale:(
Elimina“ Scrooge non è solo ma sceglie di esserlo” questa frase mi ha particolarmente toccato. Concordo con la tua recensione, con i tuoi pensieri. Grazie a te per aver partecipato all’evento. ❤️ - Ilaria
RispondiEliminaGrazie a te per essere passata a leggere la mia recensione:)
EliminaLe tue parole lasciano trapelare tutto il senso nascosto di questo bellissimo racconto. Hai descritto perfettamente l'altra faccia della medaglia, quella di un Natale povero, fatto di solitudine e abbandono. Capisco benissimo tutto questo avendo in famiglia un missionario medico che dedica la vita a chi un Natale non può festeggiarlo e a chi nemmeno sa cosa sia. Grazie!!
RispondiEliminaPurtroppo il Natale più di altri periodi dell'anno ci mette di fronte a questa brutta realtà che esiste ancora.
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