La guerra dei papaveri

 La guerra dei papaveri





Rin è una giovane ragazza orfana di guerra che è stata cresciuta dalla famiglia Fang, nella piccola provincia di Tikany. Non ricorda nulla del suo passato, sa solo che dopo la fine della guerra l'Imperatrice ha dato l'ordine di dare in adozione gli orfani per sottrarli dalla strada. La famiglia Fang commercia l'oppio e così decide di dare in sposa Rin all'ispettore del suo villaggio,  un uomo molto più grande di lei. Rin si oppone e sfida la madre adottiva: avrebbe sostenuto l'esame per la Sinegard e se l'avesse superato sarebbe partita, in caso contrario si sarebbe sposata. Rin supera l'esame e parte per l'Accademia, nulla è come sembra e non sarà facile per lei riuscire ad integrarsi. Dovrà scontrarsi con il pregiudizio degli insegnanti e dei suoi compagni. Solo chi viene da una famiglia nobile e ricca merita di frequentare l'Accademia, questo è il pensiero di tutti. Rin vacilla ma non si arrende, ha un potere: riesce ad evocare la Fenice, è una sciamana e mentre lei proverà ad evocare la sua Dea sul paese si muoverà l'ombra di una nuova guerra dei papaveri. Lotte per il potere, tradimenti, sangue, orrore, il passato e il presente che si mescolano questo e molto altro vi attende. Non vi dirò altro, come sempre, per non fare spoiler. 

La copertina racchiude tutta l'essenza del libro. La donna rappresentata descrive totalmente il personaggio di Rin: donna, arma, guerriera e dea. Una copertina essenziale e diretta come questo libro.

La trama è ben costruita, ricca di dialoghi e descrizioni dettagliate a cui la narrazione in terza persona si presta molto bene. Se all'inizio la storia scorre lenta da un certo punto in poi ci sarà come un'esplosione, un susseguirsi di eventi che terranno il lettore, soprattutto nella parte finale, con il fiato sospeso. L'autrice descrive minuziosamente gli eventi quasi come se fossero un vortice. Personalmente ho fatto fatica ad entrare in sintonia con il libro, le prime duecento pagine mi sono sembrate un po' lente e pesanti al contrario dell'ultima parte. Ho rivalutato il libro proprio nella seconda parte.

Il libro si concentra su diverse tematiche quelle che mi hanno colpito di più sono due: l'uso delle droghe e la guerra.
La maggior parte dei protagonisti fa uso di droghe: oppio, eroina, semi di papavero.

La droga sembra essere il tramite per raggiungere ed evocare gli Dei, mi è sembrato quasi che si volesse giustificare l'uso delle droghe invece che condannarle. Questo mi ha fatto storcere il naso. La stessa Rin che pur conoscendo le conseguenze che crea la dipendenza dalla droga ne fa uso, non resiste, ne ha bisogno come del potere. La droga crea dipendenza, rendendo schiavi e solo alla fine di questo libro qualcuno dei protagonista lo comprenderà. La droga viene usata come arma dai nemici, brutali e feroci. Un'arma potente e silenziosa capace di soggiogare le menti umane. Alla fine Rin comprenderà anche questo aspetto e quello che era successo al popolo anni fa. 

La guerra è l'altra tematica importante insieme all'odio aggiungerei. La guerra nel passato ma anche nel presente e futuro. Emerge in tutta la sua potenza e crudeltà, l'autrice descrive in maniera cruda e reale molti episodi della guerra. Nel leggere quelle scene ho pensato che purtroppo  non sono episodi che accadono solo nei libri ma anche nella realtà. Le guerre sono crudeli e spietate. Quanto dolore e quanta sofferenza, in nome di cosa? Di nulla. Le scene violente sono moltissime ma la violenza eseguita sulle donne mi ha fatto venire la pella d'oca. Da sempre, in ogni guerra che si combatte, le donne sono oggetto di violenza. La guerra non è tale se non passa attraverso la violenza fisica delle donne perché non si vuole solo uccidere ma umiliare. La donna è considerata come un oggetto e la violenza esercitata su di loro serve a marcare il territorio da parte di uomini che definisco mostri. Ma le donne di questo libro non si arrendono, Venka una di quelle donne, non si arrenderà e con lei tante altre. Donne che nonostante tutto combattono. 

Rin, la protagonista del libro, è un personaggio che ho amato e odiato. All'inizio del libro ho apprezzato la sua determinazione e il suo coraggio nel non subire la vita ma nel voler cambiare il suo destino. Rin è cresciuta ma è anche cambiata, il potere ha un fascino malefico e Rin ne è rimasta stregata. L'ho odiata quando accecata dal potere è stata disposta a tutto, l'avidità veniva prima di tutto il resto. anche dei suoi ideali. La brama di potere si è trasformata in vendetta, scatenando una forza tale da distruggere tutto ciò che la circondava. Rin ha conosciuto l'orrore, la morte, la disperazione e questa l'ha spinta a reagire e a voler porre fine alla guerra trasformandola in quella che non è. La Rin indifesa ha lasciato il posto ad una guerriera e il fuoco che la divorava usa il suo corpo come un arma, come un tramite.

Altan è stato il personaggio che ho rivalutato. Alunno perfetto, grande guerriero dal passato oscuro. Poco alla volta sono venuti a galla i vari tasselli del suo passato e del suo dolore. Se in un momento della storia non riuscivo a comprendere le sue decisioni e condannavo ciò che faceva alla fine ho compreso che dietro ad ogni sua azione c'era un dolore, così immenso, così profondo da cui non si poteva scappare e che se non affrontato ti distrugge.

Altan e Rin diversi ma uguali. Due sciamani, capaci di evocare il fuoco. Due sconosciuti dal passato comune. 

Infine vorrei parlarvi di un personaggio secondario ma importante: Chagan, il veggente come lo chiamavano. Ho apprezzato la sua saggezza, la sua fermezza e la lealtà verso i suoi amici. Chagan ha il potere di parlare con gli Dei, legge gli esagrammi e questo mi ha affascinato molto.

Un libro crudo, forte, sanguinoso. Un libro fatto di odio e avidità in cui c'è un piccolo spazio per la redenzione perché la coscienza viene sempre a bussare alla tua porta. Un libro in cui passato e presente si mescolano tra di loro, in cui la verità è nascosta dietro il sangue versato. Un libro in cui gli umani raggiungono le divinità. Un libro dallo stile particolare, eccentrico, variegato, forte.


Titolo: La Guerra dei Papaveri
Autrici: R. F. Kuang 
Genere: Fantasy
Editore: Mondadori
Prezzo libro cartaceo: 22,00 euro

Commenti

  1. Che bellissima analisi. Hai colto in pieno il senso del libro, secondo me. Non ci resta che aspettare il seguito!!

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    1. Grazie mille per essere passato a leggere la recensione. Aspettiamo il secondo:)

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