Il racconto dell'ancella

 IL RACCONTO DELL'ANCELLA


TRAMA 

In un mondo devastato dalle radiazioni atomiche, gli Stati Uniti sono divenuti uno Stato totalitario, basato sul controllo del corpo femminile. Offred, la donna che appartiene a Fred, ha solo un compito nella neonata Repubblica di Gilead: garantire una discendenza alla élite dominante. Il regime monoteocratico di questa società del futuro, infatti, è fondato sullo sfruttamento delle cosiddette Ancelle, le uniche donne che dopo la catastrofe sono ancora in grado di procreare. Ma anche lo Stato più repressivo non riesce a schiacciare i desideri e da questo dipenderà la possibilità e, forse, il successo di una ribellione. Mito, metafora e storia si fondono per sferrare una satira energica contro i regimi totalitari. Ma non solo: c'è anche la volontà di colpire, con tagliente ironia, il cuore di una società meschinamente puritana che, dietro il paravento di tabù istituzionali, fonda la sua legge brutale sull'intreccio tra sessualità e politica. Quello che l'Ancella racconta sta in un tempo di là da venire, ma interpella fortemente il presente.


Recensione

Oggi vi parlo del "Racconto dell'ancella" scritto da Margaret Atwood. La copertina è semplice e d'impatto. Vediamo raffigurata un'ancella. Il rosso è il colore del loro vestito, una scelta non casuale ma voluta. Il rosso è un colore ben visibile, rappresenta il peccato, indossandolo era come se quelle donne dovessero redimersi.

La narrazione avviene sotto forma di diario in cui Offred, di cui non si saprà mai il nome, racconterà la sua vita all'interno di Gilead. Nella prima metà del libro la narrazione procede in modo abbastanza lenta e questo rende difficoltosa la narrazione, successivamente invece il ritmo cambia diventando calzante, veloce e ricco di colpi di scena. La narrazione lenta credo che rifletta la vita che l'ancella conduceva: lenta, chiusa tra le mura di una stanza, persa nei suoi pensieri. Una vita in gabbia, in cui si perdeva la percezione del tempo. 

La trama la trovo carente da alcuni punti di vista. Mi è mancato un world building ben costruito, l'autrice racconta poco della città di Gilead, dell'assetto politico, delle regole e dei divieti. Il libro è un romanzo distopico e come tale mi sarei aspettata di avere più informazioni. Nella seconda metà del libro ho apprezzato molto i riferimenti alla vita prima di Gilead e a come si sia arrivata a questa teocrazia. Avrei voluto leggere di più su questo argomento.

Il romanzo si concentra sulla narrazione di quello che succede ad Offred e alle donne come lei. Questo è l'aspetto più importante. Nonostante il linguaggio usato non sia aggressivo, è palese la gravità degli episodi che hanno caratterizzato la vita dell'ancella. Le donne erano dei contenitori biologici, la cui unica funzione era procreare. Le donne in questa realtà distopica sono state private non solo della loro libertà ma anche dei loro corpi. Non potevano leggere, scrivere, scegliere, amare. Tutto era vietato. Le donne fertili dovevano procreare. Ho trovato l'atto della cerimonia qualcosa di sconvolgente, in particolare mi sono chiesta come fosse possibile che le mogli dei comandanti potessero accettare tutto questo e assistere ad uno stupro perché è di questo che si tratta. Poi ho riflettuto e ho capito che il patriarcato non è frutto solo degli uomini, ma soprattutto delle donne, di quelle che decidono di sottomettersi costringendo altre donne a fare la stessa cosa. Sono quelle donne vittime del patriarcato che piuttosto che ribellarsi pretendono di far vivere altre donne nelle medesime condizioni e poco importa se non saranno libere, ciò che conta è che di fronte al patriarcato tutte le donne siano uguali e senza distinzioni, tutte prive di volontà. 
Da una parte c'erano le ancelle con il loro dolore, la loro rabbia e dall'altra parte c'erano le mogli dei comandanti chiusi nella loro gabbia dorata fatta di infelicità e sottomissione.

Un altro aspetto importante su cui ci porta a riflettere l'autrice è il passaggio delle democrazie in teocrazie in cui il potere divino viene espletato da sacerdoti, profeti o dai comandanti come a Gilead. Questo è l'aspetto più inquietante. L'utilizzo della religione per giustificare ogni azione, per dire cosa è giusto e cosa è sbagliato. La legge divina diventa quella degli uomini. Un modo subdolo per sottomettere la popolazione umana. Conoscere la storia di Offred e di Gilead ha un'importanza maggiore ai nostri giorni, considerato il rischio sempre maggiore che si possa andare verso la trasformazione delle democrazie in teocrazie, non ultimo quello che è successo in America in merito all'aborto.  L'iizio di una serie di diritti negati.
Gielad è più vicino di quanto crediamo. Non è vero che una cosa del genere non si possa verificare. Immaginate un mondo in cui a procreare siano in poche, un mondo in cui neanche la fecondazione assistita può essere di aiuto e l'uomo rischia l'estinzione, secondo voi non può nascere una Gilead? Secondo me sì, perché di base l'uomo è l'animale più pericoloso che possa esistere.

Una nota negativa che mi ha fatto molto storcere il naso è stata la frase detta dal ricercatore che aveva trovato il diario di Offred "Vorrei che mi fosse consentita una disgressione a carattere personale per affermare che, secondo me, dobbiamo essere cauti nel dare giudizi morali sui Gileadiani. Inoltre, al società gileadiana si trovava sottoposta a una forte pressione, demografica e altro, ed era soggetta a fattori dai quali noi stessi siamo liberi. Il nostro compito non è di censurare ma di comprendere". Questa frase mi ha fatto storcere il naso e non di poco, non è la frase in sé ma chi l'ha pronunciata. Mi sarei aspettata una frase del genere dal comandante Fred o da sua moglie nel cercare di giustificarsi, detta da un ricercatore che ha trovato il diario anni dopo vuol dire che si sta giustificando quello che era successo a Gilead come conseguenza del calo della natalità. Ecco, gli scrittori, hanno un ruolo importante nel diffondere determinati messaggi. E in questo caso non ci sono giustificazioni nel costringere e abusare di alcune donne con l'obiettivo di metterle incinte. Non ci sono scusanti per l'oggettificazione e mercetificazione del corpo della donna. Mi sarei aspetta dall'autrice una frase diversa, di condanna. 

Detto ciò vi consiglio di leggere il libro, e se avete Amazon Prime guardate la serie tv. 

Titolo: Il racconto dell'ancella
Editore: Ponte alle Grazie
Autrice: Margaret Atwood
Genere: Distopico
Prezzo e-book: 7,99 euro
Prezzo cartaceo: 15,96 euro 

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