La lunga marcia

 La lunga marcia


Trama
Dai confini con il Canada sino a Boston a piedi, senza soste. Una sfida mortale, con un regolamento implacabile, per cento volontari: un passo falso, una caduta, un malore.., e si viene abbattuti. Ma chi riesce a tagliare il traguardo otterrà il Premio. Tra i partecipanti, fra cui spicca il sedicenne Garraty, si creano rapporti di sfida, di solidarietà e di lucida follia, lungo il terribile percorso scandito dagli incitamenti della folla assiepata ai margini della strada.

Recensione

Oggi vi parlo del primo libro che ho letto di Stephen King, lo so molti di voi si chiederanno come abbia fatto a non leggerlo prima, ma non amo l'horror e così ho fatto fatica a trovare un libro di questo autore adatto a me. La lunga marcia mi ha ispirato fin dall'inizio e sicuramente non sarà l'ultimo libro di King che leggerò.

Partendo dalla copertina non posso dirvi che sia bella, è estremamente essenziale, certo è un libro in copertina flessibile ma secondo me si sarebbe potuto fare di meglio.
La trama è ben strutturata, credo che solo un autore come King sia capace di costruire un intero libro su un unico episodio, la lunga marcia, e non stancare il lettore, spingendolo ad arrivare alla fine. Lo stile è scorrevole, particolare come mi aspettavo. Sicuramente riconoscibile. La narrazione avviene in terza persona, è come essere in un grande fratello che spia ogni singola azione, emozione, sussurro dei protagonisti. In alcuni tratti l'ho trovato un po' ripetitivo, ma nulla di pesante o esagerato.

Questo libro seppur non sia un horror, è un libro capace di sconvolgere il lettore. Cento giovani ragazzi decidono di partecipare alla lunga marcia, una sfida mortale, dalla quale ci sarà non solo un unico vincitore, ma anche un unico sopravvissuto. Gli altri andranno incontro alla morte. L'aspetto più interessante è quello psicologico, comprendere cosa spinga dei giovani ragazzi a partecipare ad un evento del genere consapevoli di morire. E più si va avanti nella narrazione, più l'autore ci fa entrare nella testa di questi giovani ragazzi fino a farci comprendere che ognuno di loro volesse morire eppure nel momento in cui si trova faccia a faccia con la morte non sono esenti da sentimenti di paura, terrore, rimorsi e rimpianti ed è proprio in quel momento che il richiamo della vita si fa sentire, più forte di quello della morte. A tratti ho avuto la percezione di un mondo distopico, non approfondito, infatti non sappiamo nulla del mondo al di fuori della lunga marcia, ad eccezione del Maggiore che controlla la lunga marcia e che si deduce essere il cattivo.

Garraty è il personaggio a cui viene dedicata una maggiore attenzione, l'autore ci fa entrare nella sua testa, nel suo vissuto, nelle emozioni che prova lungo il percorso, fatto di alti e bassi. Garraty come tutti i partecipanti ha momenti di crisi, in cui sta per crollare, vicino quasi ad ottenere il congedo (la morte da parte di un soldato) eppure resiste, si rialza e continua a camminare, passo dopo passo e non importa se la testa gli dici di fermarsi, se non si sente le gambe Garraty vuole continuare.

La lunga marcia potrebbe essere paragonata un po' al percorso della vita, fatta di alti e bassi, di momenti belli e brutti. Ci dimostra che se si vuole ardentemente una cosa la si può raggiungere e che i momenti di cedimento sono normali, fanno parte di tutto il pacchetto.

Un libro che consiglio a chi come me si approccia per la prima volta alla lettura di questo autore.


Titolo: La lunga marcia
Editore: Sperling & Kupfer
Autrice:  Stephen King
Genere: Narrativa
Prezzo e-book: 6,99 euro
Prezzo cartaceo: 10, 30 euro 


Commenti

Post più popolari